curiosità stroriche padovane  1°

Palazzo Comunale
(Guido Caburlotto)

(Padova): L'ala Moretti-Scarpari: Quest'ala del palazzo affacciata verso via VIII Febbraio venne costruita a partire dal 4 novembre 1919 come ingresso solenne al municipio e memoriale dei caduti della Grande Guerra. Il cantiere si aprì il 4 novembre del 1922 quando si posò la prima pietra alla presenza del generale Armando Diaz, dopo che si era proceduto alla demolizione delle palazzine ottocentesche in stile classico già sorte sopra la Chiesa di San Martino e sulla "muraglia" medievale che cingeva la "corte" dei palazzi pubblici. Il progetto dell'opera fu affidato - dopo un seguitissimo concorso - all'architetto Romeo Moretti e all'ingegnere Giambattista Scarpari. Questi progettarono un edificio in pietra nebresina chiara che vide fondersi lo stile della cultura accademica e il gusto eclettico riprendendo alcuni elementi cinquecenteschi del Palazzo del Podestà, come la balaustra della balconata. 

Tutto il progetto per la nuova ala ruotò intorno al torricino posta sopra il portale d'ingresso, ispirata alla Torre dell'Orologio. Alla decorazione concorsero i più importanti scultori attivi all'epoca in area veneta, come Servilio Rizzato, Luigi Strazzabosco, Gaetano Samoggia. La costruzione si concluse nel 1932, con l'erezione del collegamento in stile pseudo rinascimentale tra la nuova ala e quella del Palazzo degli Anziani. Dopo la guerra si eliminarono tutte le decorazioni richimanti il fascio littorio.

Sopra la cupola del torricino sta la bella vittoria alata in bronzo, uno dei migliori lavori di Gaetano Samoggia. Entro la cella sta la campana settecentesca già posta nella Torre degli Anziani. Sotto, l'imponente stemma della città e il "Bollettino della Vittoria". Il portale d'accesso, bugnato è chiuso da imponente cancellata bronzea. Ai lati, simmetriche due ali che si elevano su imponente base percorsa dai 1376 nomi dei caduti padovani della Prima Guerra Mondiale. Tutti gli stemmi civici - spiccano quelli di Trieste e Trento - richiamano l'annessione del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia al Regno d'Italia. All'apice della facciata, stanno le statue allegoriche della Disciplina, del Lavoro, la Sapienza, il Valore. Il collegamento in stile pseudo rinascimentale al Palazzo degli Anziani fu decorato dal solo Gaetano Samoggia sui temi cari al movimento politico fascista tra le quali la raffigurazione allegorica del motto "libro e moschetto". Spiccano il grifo che regge lo stemma di Padova ed il leone che regge il fascio littorio, splendide fusioni bronzee dell'artista bolognese.

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